Del Buono, ritorno al futuro: ''Guardo oltre''

13 Settembre 2018

La vicentina dei Carabinieri ha iniziato un nuovo percorso per tornare presto in pista. Insieme a Yeman Crippa, bronzo europeo dei 10.000 a Berlino, si è raccontata al Colosseo.

di Alessio Giovannini

Tutti e due si sono messi al collo una medaglia di bronzo agli Europei. Yeman Crippa nei 10.000 metri in agosto a Berlino, Federica Del Buono nei 1500 agli Euroindoor del 2015. Due bei volti del mezzofondo azzurro che oggi si sono incrociati nel cuore del Colosseo per la presentazione della Rome Half Marathon Via Pacis del prossimo 23 settembre.

La 23enne vicentina viene da un paio di stagioni complicate vissute lontano dalle competizioni. "Non ho passato un periodo molto facile - racconta l'atleta dei Carabinieri - in cui soprattutto ho cercato di non ascoltare quello che diceva la gente perché a volte la gente è davvero cattiva. Io però guardo oltre e, nonostante tutto, ora sono tornata con più motivazione di prima e con la voglia di far vedere il mio valore, perché ho ancora tanto da dimostrare".

Dove sei stata tutto questo tempo?
"Fino a questo momento sono rimasta a Vicenza dove mi seguiva mio padre Gianni, ora sono un po' in una situazione di stallo perché ho deciso di seguire un'altra strada. Adesso mi attende un periodo di riatletizzazione a Roma sotto la supervisione di Vincenzo De Luca perché sono molto debole a livello muscolare. Per fortuna, sto già correndo senza problemi e fra qualche mese si deciderà il mio destino".

Cosa ti è mancato di più?
"Sicuramente le emozioni che regala l'atletica perché sono qualcosa di indescrivibile. E poi il gruppo, i miei amici e le trasferte insieme sono esperienze che spero di ritrovare presto. Rimettere le scarpette, sentire il rumore dei chiodi sulla pista. Non vedo l'ora di tornare anche se ammetto che sarà un po' strano rientrare in gara dopo tanto tempo. E' anche un fatto di testa e dovrò lavorare parecchio anche su questo".

Crippa perlustra con lo sguardo il Colosseo con un po' di meraviglia. "Certo che qui una volta doveva essere meglio dell'Olympiastadion!" La stagione del trentino delle Fiamme Oro è stata una stagione fantastica a partire da una tripletta di primati nazionali under 23 (5000, 10.000 e 3000 metri) che hanno riportato sotto i riflettori crono che non si vedevano da un po' in Italia. "Ci tenevo a dire la mia quest'anno e dimostrare che posso giocarmi le mie carte anche nell'atletica internazionale di alto livello. Peccato perché sarei voluto tornare a casa da Berlino anche con la medaglia dei 5000, ma mi sono dovuto accontentare del quarto posto". E adesso, vacanze? "Sono già pronto a riprendere la preparazione. Questa stagione non è ancora finita: a dicembre ci sono gli Europei di cross. Con le campestri ho un legame speciale, sono salito sul podio tante volte tra i giovani e anche stavolta voglio esserci da protagonista". Qualcuno gli ha già chiesto se nel suo futuro potrà esserci prima o poi anche la maratona. "Non ci sto pensando, già il 10.000 è stato come buttarsi in una bella avventura. Per il momento voglio concentrami sulla pista, poi in futuro chissà. Una cosa è sicura: io corro sempre!".

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