Mondo: Cheptegei 12:51 sui 5 km, stavolta il primato è vero

17 Febbraio 2020

L'ugandese strapazza il primato dei 5 km su strada a Monaco. Coleman (6.37) e Crouser (22,60) protagonisti ai campionati USA indoor.
di Marco Buccellato

CHEPTEGEI MEGLIO DI TUTTI - Sembra un'affermazione ovvia ma non lo è, perché l'ugandese campine del mondo dei 1000 metri Joshua Cheptegei, con il 12:51 stabilito sui 5 km della Monaco Run di ieri, non solo ha migliorato il primato mondiale sulla distanza, riconosciuto da World Athletics da poco più di un anno, ma ha fatto meglio anche della miglior prestazione finora conosciuta e non eleggibile come record mondiale, un 12:59.5 ottenuto dal keniano Sammy Kipketer nel 2000.  La cronologia del primato più recente è quindi la seguente: 13:29 dello svizzero-francese Wanders a Monaco un anno fa e eguagliato dal keniano Cheserek in aprile, poi 13:22 dell'altro keniano Keter in novembre, per finire con l'ultimo progresso (prima dell'exploit di Cheptegei), il 13:18 di Rhonex Kipruto a Valencia in gennaio nella gara in cui il keniano ha stabilito il mondiale sui 10 km (26:24), togliendolo proprio a Cheptegei.  L'ugandese torna così a detenere un record del mondo ufficiale, dopo che quello sui 15 km (41:05, in coabitazione con Geoffrey Kamworor) è stato regolamentato come world best. Il francese Jimmy Gressier, star di varie edizioni degli Europei di cross da U23, con il 13:18 del secondo posto ha stabilito quindi il record europeo e francese e eguagliato la seconda prestazione di sempre di Kipruto. 

USA, COLEMAN & CROUSER SENZA RIVALI - Nell'edizione 2020 dei campionati USA indoor, disertata come d'abitudine dalla maggior parte dai big, acuti davvero strepitosi di un campione del mondo, Christian Coleman, e di uno olimpico, Ryan Crouser. Lo sprinter ha eguagliato in 6.37 la seconda prestazione di sempre sui 60 metri, a tre centesimi dal proprio record del mondo, dopo un 6.48 in batteria e un 6.51 in semifinale. Il pesista ha strapazzato la concorrenza con un 22,60 che rappresenta il miglior lancio al coperto degli ultimi 30 anni, a soli sei centimetri dal record indoor di Randy Barnes. Dietro Coleman si è completato il recupero di Marvin Bracy (6.49). Sprint di vaglia anche al femmnile, con la doppia world lead di Javianne Oliver in semifinale e di Mikiah Brisco (7.04), che ha vinto il titolo in finale. Altri risultati-top, la battaglia dell'asta femminile con Sandi Morris (4,90) a prevalere sull'eterna Suhr (4,85), l'1,97 di Vashti Cunningham nell'alto (quinto titolo consecutivo), la profondità del triplo uomini con successo di Donald Scott (17,24) e il quarto a 17,00. Ancora dai concorsi, record nazionale indoor di Tori Franklin nel triplo (14,64) all'ultima prova valida per superare la Orji (14,60), che le aveva appena sfilato il primato al coperto, 5,85 di Ludwig nell'asta uomini davanti al 20enne Ellis (5,80). 

USA, OLTRE AI CAMPIONATI - Per restare in tema salto con l'asta, i ricambi dietro la star Kendricks non mancano: l'altro 20enne Lightfoot, nelle stesse ore, si è portato a 5,83 sulla pedana di Ames. Tante riunioni e parecchia carne al fuoco, a iniziare dal 7.38 di Grant Holloway sui 60hs a Clemson, mondiale stagionale come quello della collega di specialità Kendra Harrison (7.80), e del semisconosciuto lunghista giamaicano Carey McLeod, planato a 8,16. Nella stessa riunione, 22.66 di Anavia Battle sui 200 metri più veloci dell'anno (con la Harrison solo quarta). Sulla ormai poco praticata distanza delle 600 yards è arrivato il world best di un keniano 19enne già argento iridato U18 sui 400hs, Moitalel Naadokila Mboke, che in Texas ha corso la distanza in 1:06.93, togliendo sei decimi al limite di Mark Everett, vecchio di 28 anni, e otto decimi abbondanti al primato africano. Dalle altre sedi, 14:58.67 sui 5000 di Jenny Simpson a Boston,  22.80 della 20enne Thelma Davies a Fayetteville, 

DOPPIA ISTANBUL - Sabato i campionati dei Balcani indoor, ieri la Coppa di Istanbul. La Romania ha vinto i campionati su Ucraina (cinque ori a testa) e Turchia. Punte dall'azero campione europeo indoor Babayev (16,92 nel triplo) e dal bosniaco Pezer (20,75 nel peso). Lo stesso Pezer, 24 ore dopo, ha allungato a 20,90 sulla coppia serba SInancevic (20,54) e Kolasinac (20,44). Da segnalare l'ennesimo record nazionale della velocista iraniana Fasihi (7.25).


STRADE SPAGNOLE - Dopo un anno di assenza torna e vince il keniano 33enne Victor Chumo, nella mezza maratona di Barcellona con la prima incursione sotto l'ora (59:58, personal best migliorato di cinque secondi), precedendo di due secondo l'ugandese Stephen Kissa e l'altro keniano Moses Koech. Gara donne di qualità ancora migliore con il vittorioso esordio stagionale dell'etiope Ashete Bekele in 1h06:37, quattro minuti sotto al precedente personale, un gran ritorno dopo le vittorie del 2019 nelle maratone di Rotterdam e Berlino, e nel 2018 a Valencia. Nella maratona di Castellon doppietta etiope con Lemi Dumecha (2h07:43, prima volta sotto le 2h10) e Webalem Ayele (2h27:40, mai prima di ieri sotto le 2h34). In Messico (Guadalajara) vincono la mezza maratona i keniani Benson Kipruto (1h02:13) 3 Lucy Cheruiyot (1h10:52). 

KAMWOROR PERDE - Il favoritissimo Geoffrey Kamworor è stato sconfitto a Nairobi nei campionati nazionali di cross. Cinque volte campione del mondo tra campestre e mezza maratona, Kamworor è stato battuto da Kenneth Kibiwott Kandie, un atleta in ascesa dopo i successi su strada a Lilla e San Paolo a fine anno. Tra le donne vince Sheila Chelangat su Stacy Ndiwa. Nomi da annotare tra i vincitori delle categorie giovanili. Tra gli U20 titoli a Samuel Chebolei e Maurine Cherotich. Tra gli U18 Vincent Kipchumba e Naomi Jeptoo Kemboi. Assente e fuori per il resto della stagione invernale, per infortunio, la campionessa del mondo dei 5000 metri Hellen Obiri.

YAMANISHI VINCE - Esordio molto positivo per il campione del mondo dei 20 km di marcia Toshikazu Yamanishi nell'edizione n.103 dei campionati giapponesi. Successo in 1h17:36 (19:18 e 38:50 gli intermedi al quinto e decimo chilometro) e grande festa per il 24esimo compleanno, caduto il giorno precedente. Tra le donne 1h29:56 di Kumido Okada. Buoni riscontri nei campionati dell'Ecuador di Macas: 1h30:39 di Karla Jaramillo 3 1h21:59 di Brian Pintado. Campionati spagnoli dei 50 km: vince l'ospite lettone Smolonskis in 3h56:02, campione di Spagna è Ivan Pajuelo in 3h57:22. Record nazionale in Turchia: ai campionati nazionali invernali Salih Korkmaz chiude i 20 km in 1h19:31, mentre Meryem Bekmez, in 1h29:24, coglie il record nazionale U23 dietro all'ospite ucraina Olena Sobchuk (1h29:12, world lead). Primato nazionale femminile anche in India, 1h29:54 di Bhawana Jat, con progresso di oltre sei minuti. 

WALSH & ADAMS - Nuova uscita contemporanea delle star neozelandesi Tomas Walsh e Valerie Adams. Nel Porritt Classic di Hamilton, 21,35 di Walsh e 18,81 della Adams. I due saranno di nuovo in pedana domenica a Auckland. Nel martello donne, record nazionale di Julia Ratclifffe con 72,95. Nella vicina Australia, dopop 1,96 nell'alto di Eleanor Patterson e Nicola McDermott. Ha esordito anche il vincitore della Diamond League 2018 Brandon Starc, primo nell'alto uomini con 2,25. Altri primati nazionali kiwi: Tori Peeters nel giavellotto (59,25) e 4x100 donne, che in 44.20 hanno migliorato di quattro centesimi il limite stabilito nelle Universiadi di Napoli. In Francia, ottimo 64,14 di Melina Robert-Michon nel disco, world lead di un solo centimetro sul 64,13 centrato dalla campionessa del mondo Yaimé Perez 10 giorni fa a L'Avana. 

RAS AL-KHAYMAH - Venerdì una delle mezze maratone più ricche e veloci del pianeta. Al via la primatista del mondo di maratona Brigid Kosgei, come tappa in vista della London Marathon di aprile, in un cast straordinario con Joan Chelimo, Fancy Chemutai, Peres Jepchirchir, l'esordiente Rosemary Wanjiru e l'etiope Gudeta, campionessa del mondo in carica, che non vince una gara dalla BoClassic di fine 2018. Uomini: nomi di punta l'argento mondiale di maratona Mosinet Geremew, il keniano Benard Kimeli (59:07) e il primatista d'Europa Julien Wanders.

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