Furlani-story: Mattia è MPI, Erika vola a 1,94

11 Luglio 2020

Lui ritocca il record dell'alto U16 a 2,08, lei si migliora e vola tra le prime nelle liste stagionali. Li allenano mamma e papà e sono la ciliegina di una giornata super a Rieti
di Christian Diociaiuti

Ci sono giorni speciali. E per la famiglia Furlani oggi, sabato 11 luglio 2020, lo è certamente. Al Trofeo Città di Rieti sono loro a far volare un pomeriggio già ad alta intensità per un'atletica che dopo il lockdown ha fame di risultati, agonismo, storie. E i fratelli Furlani soddisfano tutti: il mezzo è il salto in alto dove Erika e Mattia si migliorano e spiccano, altissimi. 

Capitolo Mattia. Il cadetto nato il 7 febbraio 1992 chiude una giornata pienissima al Guidobaldi con un salto da grande: 2,08. Dopo 8 anni spazza via la miglior prestazione italiana di Filippo Lari (Atletica Livorno) del 2012. Un 2,07 che ora lascia spazio al laziale portacolori della Studentesca che alla gara in cui di fatto salta con la sorella Erika, si presenta con 2,00 di PB. Ma dopo averlo agevolemente superato con un 2,03, il personale diventa il trampolino per la MPI che arriva poco dopo, esattamente al secondo tentativo. Grande la gioia tra i pochi presenti al Guidobaldi (gare a porte chiuse per le norme anti-covid). "Un record importante per la nostra famiglia, per me - dice Mattia - non me l'aspettavo. Ora continuiamo a migliorare e a cercare di arrivare sempre più in alto. Una prima tappa, poi attacchiamo la seconda" dice convinto dopo aver abgracciato papà Marcello e mamma Kathy, i genitori-allenatori che su Mattia e Erika puntano tutto. 

VIDEO | MATTIA VOLA A 2,08


Pochi minuti prima esultare era stata Erika. Cade il personale di 1,92 del 2017 ed ecco l'1,94 cercato con tanta voglia. Le sue prime tre prestazioni in carriera sono tutte nate nell'impianto reatino in cui si allena da quando era una cadetta. Erika e Mattia, infatti, sono originari di Marino, Roma, ma qui, sotto al Terminillo che sono cresciuti, come persone e come sportivi, coccolati dal Guidobaldi, dalla città e ovviamente da mamma e papà: "Stavo bene dall'allenamento e mi aspettavo una misura alla prima gara. Ma no, che fosse un Furlani-Day non potevo immaginarlo" dice Erika a fine gara. Erika (Fiamme Oro) sigla anche la terza miglior prestazione stagionale mondiale, provando l'1,96 che sarebbe stato anche il minimo olimpico se solo Tokio non fosse slittata.

Alla fine si esulta tutti insieme: Mattia, Erika, il fratello Luca, mamma Kathy e papà Marcello. 

VIDEO | ERIKA SI MIGLIORA



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