Mondiali cross: Kiplimo e Chebet al bis

30 Marzo 2024

A Belgrado l’ugandese e la keniana conquistano i titoli iridati di corsa campestre per la seconda volta consecutiva

Si confermano i campioni in carica ai Mondiali di cross di Belgrado. Un anno dopo vincono ancora nelle gare assolute l’ugandese Jacob Kiplimo e la keniana Beatrice Chebet, entrambi trionfatori nella passata stagione a Bathurst, in Australia, e anche stavolta sui prati della capitale serba. Tra gli uomini Kiplimo prende l’iniziativa alla fine del penultimo giro prima di allungare per imporsi in 28:09 sui 10 chilometri. Alle sue spalle l’etiope Berihu Aregawi (28:12), di nuovo secondo come nella scorsa edizione, e il keniano Benson Kiplangat (28:14) che precede i connazionali Nicholas Kipkorir (28:16) e Samwel Chebolei Masai (28:18), sesto invece il fuoriclasse ugandese Joshua Cheptegei (28:24). Nella classifica a squadre si ripete il Kenya seguito da Uganda e Etiopia in una giornata dal clima più estivo che primaverile, con 23 gradi all’inizio delle sfide iridate e 27 in chiusura. A giocarsi il titolo nella prova femminile è un gruppo di cinque keniane con lo spunto decisivo nel finale di Beatrice Chebet (31:05) che riesce ad avere la meglio su Lilian Rengeruk (31:08) e Margaret Chelimo Kipkemboi (31:09), più staccate Emmaculate Anyango Achol (31:24) e Agnes Ngetich (31:27). Un dominio straripante anche se non è un record (nel 2017 c’era stato il ‘clean sweep’ delle prime sei posizioni) e occorre attendere quasi un minuto dalla vincitrice per la sesta piazza dell’ugandese Sarah Chelangat (32:00). La norvegese tre volte campionessa europea Karoline Bjerkeli Grovdal è quattordicesima (32:49), ventesima la britannica Abbie Donnelly (33:17), al 73esimo posto Eliana Silvera (Atl. Casone Noceto, 40:49) in gara per l’Uruguay ma ormai milanese di residenza e cittadina italiana.

Per il Kenya ‘perfect score’ di 10 punti, argento alla formazione dell’Etiopia e bronzo all’Uganda.

Anche nella staffetta mista l’oro va ancora al Kenya in 22:15 sugli 8 km con ampio margine nei confronti di Etiopia (22:43) e Gran Bretagna (23:00). Al comando fin dall’inizio i campioni uscenti con Reynold Kipkorir Cheruiyot poi raggiunto dall’etiope Taresa Tolosa, quindi Virginia Nyambura procede in tandem con Dahdi Dube. Nella terza frazione allunga Kyumbe Munguti per guadagnare una decina di secondi di vantaggio e all’ultimo cambio l’Etiopia ne perde altrettanti a causa di un contatto: Adehena Kasaye sfila la scarpa da dietro a Birri Abera che si ferma, toglie la calzatura e riparte. Davanti si invola Purity Chepkirui, nella lotta per il bronzo si fa avanti la britannica Bethan Morley per l’unica medaglia non africana della rassegna. A proposito: solo Africa nei primi quindici posti delle gare giovanili al maschile come nella scorsa edizione (si era arrivati anche a monopolizzare la top 20 in passato) e quattordici tra le donne. Doppio successo del Kenya negli 8 km degli uomini, a livello individuale con Samuel Kibathi (22:40) che si aggiudica il testa a testa con l’etiope Mezgebu Sime (22:41), terzo l’altro keniano Matthew Kiprotich Kipruto (22:46), e anche per team su Etiopia e Uganda. Tutto etiope il podio femminile: non ha ancora compiuto sedici anni Marta Alemayo (6 chilometri in 19:28) che si laurea campionessa mondiale under 20 al termine del duello con Asayech Ayichew (19:32) mentre completa la tripletta Robe Dida (19:38). A squadre Etiopia, Kenya e Uganda nell’ordine. Svetta il Kenya nel medagliere con 6 ori, 2 argenti e 3 bronzi, in doppia cifra anche l’Etiopia (2-6-2), terzo posto dell’Uganda (1-1-3).

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